APCI chiede maggiori chiarezze

Milano 5 agosto 2020 – In questi mesi APCI – Associazione Professionale Cuochi Italiani si è molto impegnata a livello istituzionale per individuare le strategie migliori per supportare il settore della ristorazione e la filiera agroalimentare italiana. A partire dalla partecipazione attiva al progetto #FareRete, collettivo che riunisce 31 associazioni di categoria, che ha portato a un importante incontro con Ministri Bellanova e Patuanelli, che ha dato come risultato, ad opera della stessa Ministra Bellanova, la costituzione di un fondo da 1 miliardo di euro per un bonus da circa 5.000 euro a fondo perduto diretto agli esercizi pubblici della ristorazione al fine di garantire e sostenere l’acquisto di prodotti agroalimentari italiani.

E’ però di questi giorni una misura alternativa, che verrà valutata dal Consiglio dei Ministri a giorni, che riguarda un’operazione di cash-back che riguarda anche la ristorazione (ma non solo). L’operazione a nostro avviso non è risolutiva e rischia di offuscare quanto già definito dalla Ministra Bellanova. La scarsa chiarezza di intenti e di obiettivi non è certo favorevole per il settore.

Sul tema interviene con forza il Presidente di APCI – Associazione Professionale Cuochi Italiani, Roberto Carcangiu: “Come associazione di categoria attenta alle dinamiche di mercato siamo consapevoli delle difficoltà di tutti compreso quelle del governo e proprio per questo siamo a favore di riforme che siano strutturali e progettualmente futuribili. Aborriamo tutto quello che serve solo a dare prebende, che sono solo “mancetta per la pancia” di noi operatori, pur sembrando meglio di niente. No, non abbiamo problemi solo nelle con le nostre aziende, abbiamo problemi con il futuro dei nostri figli e di tutti quei giovani che INVESTONO, operano, CREDONO nel nostro settore dedicandovisi non tanto per cucinare bene una bistecca, ma per sperare in un futuro da professionisti e non da emarginati”.

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