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N 138 AUTUNNO 2021

L’altra faccia del green pass

di Roberto Carcangiu – Presidente APCI

Premesso che ritengo che la scelta di richiedere il Green Pass per accedere a molte attività, inclusa la frequentazione di locali e ristoranti, sia indispensabile,
mi soffermo sul tema per una riflessione che riguarda la ‘spontaneità’ con la quale eravamo abituati a frequentare i luoghi conviviali.
Ogni forma di controllo, inevitabilmente, porta con sé qualche limite e, per la ristorazione, il Green Pass può rappresentare un limite. Pensate alle volte in cui
abbiamo detto ‘usciamo a cena’ all’ultimo minuto, oppure in cui ci siamo fermati in un locale di passaggio. Ora potremo farlo solo se muniti di certificazione, sperando che i controlli effettivamente ci siano e che
tutti facciano come noi. Inevitabile che questo tolga un po’ di spazio alla convivialità e alla numerosità di frequentatori di locali, alberghi e strutture ricettive. È per il bene di tutti, lo sappiamo, e quindi non ci sottraiamo
a questo indispensabile percorso. Attenzione, però, che questo rischia di comportare un aumento dei prezzi, cosa che abbiamo già visto durante il periodo estivo nei confronti del cliente finale e che presto inciderà a livello
industriale sull’aumento dei prezzi delle materie prime.
È una faccia della medaglia che ritengo le nostre istituzioni debbano guardare con maggiore attenzione. Per fare sì che i prezzi non crescano nelle strutture, nei ristoranti e da parte delle aziende, credo si debba lavorare ancora molto sulla politica del lavoro, consentendo
che il costo del lavoro diminuisca, in termini di contributi, tasse e orpelli vari e non certo a scapito di chi lavoro. È un tema questo che mi sta a cuore – chi mi
conosce lo sa – e sul quale, come associazione di categoria, chiediamo di avere maggiore voce in capitolo. Sempre parlando del Green Pass riemerge, in vista dell’autunno, il tema dei dehors. Come si muoveranno i comuni in termini di permessi? Fino a quando sarà possibile per i locali usufruire gratuitamente e in maniera spesso anche incondizionata di spazi all’esterno? E poi, chi si siede all’esterno di un locale o passa per un asporto, deve o non deve avere il Green Pass? Vedo, in questo, una contraddizione che – credo – vada chiarita.
Insomma, questo sistema, pur essendo il migliore e il più efficace adottato fino a questo momento, mostra ancora diversi punti deboli che speriamo si possano
risolvere al meglio con la collaborazione e l’aiuto di tutti; in particolare con una seria riflessione su quello che questa pandemia ci ha insegnato e su come possiamo far crescere seriamente e in maniera proficua il nostro amato settore Ho.Re.Ca.

Lavoro di valore e valore del lavoro


di Sonia Re – Direttore Generale APCI

Conoscere il tuo mondo, è un passo verso il proteggerlo!


Settembre 2021: la ripartenza tanto attesa nel nostro comparto si scontra con le difficoltà del mercato del lavoro, che la pandemia ha purtroppo accentuato,
ribaltando tante consuetudini, in particolare nella ristorazione. E così, oggi, il problema comune è la mancanza di personale, ma anche la mancanza di
motivazione. Già prima della pandemia si rifletteva ampiamente
sul tema del lavoro usurante e sul senso del sacrificio che questo mestiere comporta. Oggi più che mai siamo chiamati a una riflessione profonda
per ristrutturare le fondamenta e ricostruire un settore che diversamente non avrà futuro.
A partire dalla scuola alberghiera, tassello fondamentale per la creazione di competenze specifiche, come strumenti necessari e imprescindibili per generare nuova occupazione. La partita domanda/offerta si gioca quindi sul rispetto delle persone e sul tempo libero disponibile. E così, all’interno del macro tema della sostenibilità da tutti proclamato, si mette al primo posto la sostenibilità… umana! Sfide sempre crescenti attendono il settore e mai come in questa fase impongono un approccio integrato alle politiche del lavoro, tema imprescindibile sul quale agire e che oggi è a un crocevia determinante.
Il Governo – nelle persone del Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli e della Viceministra allo Sviluppo Economico Alessandra Todde – ha creato la prima piattaforma di dialogo per il comparto ristorazione, costituendo il “Tavolo della gastronomia italiana”, un tavolo tecnico con esperti del settore in grado di affrontare le tematiche più urgenti con maggiore professionalità, consapevolezza e concretezza.
Onorata e molto soddisfatta di questa partecipazione, che ci vedrà coinvolti insieme alle altre principali associazioni di categoria del comparto, in special modo quelle che fin dall’inizio della pandemia con intenti
comuni hanno aderito e supportato il progetto #FareRete, discuteremo di come individuare soluzioni concrete per portare più benefici al settore intero.
Abbiamo il compito di guardare lontano e di investire sul futuro. Per disegnare insieme un futuro per questo comparto, che rappresenta una risorsa per il turismo e per la filiera agroalimentare, occorre lungimiranza ma soprattutto unità di intenti.

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